Tutti quanti, almeno una volta nella vita, abbiamo sentito parlare di “Manga e Anime”, che fanno parte della cultura orientale Giapponese, una delle culture più antiche e affascinanti del mondo. Ma, per chi non li conoscesse, cosa sono Anime e Manga?
Manga (漫画) è un termine giapponese che indica i fumetti originari del Giappone. In Giappone invece il termine indica generalmente tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle tematiche e dalla nazionalità di origine. Sono principalmente stampati in bianco e nero, ma non mancano pubblicazioni totalmente a colori, meno frequenti di quelle in bianco e nero per via dei costi realizzativi più alti che richiede la colorazione. Gli autori di manga, detti mangaka, lavorano tradizionalmente con assistenti nei loro studi e sono associati con un editore per la pubblicazione delle loro opere. Il manga si legge al contrario rispetto al fumetto occidentale, cioè partendo da quella che per gli occidentali è l’ultima pagina, con la rilegatura alla destra; analogamente le vignette si leggono da destra verso sinistra ma sempre comunque dall’alto verso il basso.
Anime (アニメ) è un termine con cui si indicano le opere di animazione di produzione giapponese. Deriva dall’abbreviazione di animēshon (アニメーション?), traslitterazione giapponese della parola inglese animation, ovvero “animazione”. Gli anime possono trattare di soggetti, argomenti e generi diversi e indirizzarsi a diverse tipologie di pubblico, dai bambini, agli adolescenti, agli adulti. Gli anime possono essere prodotti in diversi formati: per il cinema come lungometraggi, mediometraggi o cortometraggi, per la televisione come serie televisive, direttamente per il mercato home video come original anime video (OAV) e, più di recente, per Internet e la web TV come original net anime (ONA).
Per cominciare ad assaporare la cultura giapponese, ci sono varie tipologie di Anime e Manga, e si è liberi di scegliere quali leggere e vedere (ovviamente è difficile consigliare perché noi tutti abbiamo gusti differenti).
Un genere di manga rivolto ai bambini è detto Kodomo. Per quanto riguarda un target di adolescenti, si distinguono i manga per ragazze, detti shōjo (indicativamente dai 10 ai 18 anni) e manga per ragazzi, chiamati Shōnen. Gli shōjo manga affrontano soprattutto temi romantici e presentano di solito un personaggio principale femminile. Gli shōnen invece trattano spesso di sport, specie di calcio o baseball, oppure rientrano nel filone della fantascienza, con un eroe-robot oppure con un eroe-pilota che combatte per salvare la Terra dall’invasione aliena di turno, o di personaggi eroici o fantastici che tramite duri combattimenti adempiono alla loro missione. Per un pubblico adulto, over 18, esiste un genere chiamato seinen: tra questi lo yaoi indica manga focalizzati su relazioni sessuali omosessuali tra protagonisti maschili e i manga yuri (chiamati anche shōjo-ai) incentrati su relazioni omosessuali tra donne o ragazze. Non resta che scegliere in base ai propri gusti e preferenze di lettura per cominciare un nuovo percorso culturale.
Alice Costabile (4 A)