Recensione: lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde
“Lo strano caso del dr. Jekyll e Mr. Hyde” è un racconto gotico dello scrittore Robert Louis Stevenson del 1886.
TRAMA: La vicenda è incentrata sullo sdoppiamento della personalità del dottor Henry Jekyll, che è riuscito a creare una potente droga che scinde l’anima umana in bene e male. Ma il dottore stesso non preclude la possibilità di più identità che convivono nello stesso individuo, come ammette nel passaggio:
“l’individuo umano non è uno ma due, dico «due», perché lo stadio della mia conoscenza non giunge oltre quel punto. Altri seguiranno, altri mi supereranno sulla stessa direttrice”
Parallelamente all’esperienza soprannaturale del dr. Jekyll, si svolge la ricerca della verità dell’avvocato Utterson, insospettito dal lascito del dottore di tutti i suoi averi al giovane Edward Hyde, un uomo che trasmette un senso di orrore e inquietudine al sol guardarlo.
L’indagine vera e propria inizia quando Hyde commette un omicidio. Il racconto termina con la completa testimonianza di Henry Jekyll sul proprio caso, scritta in punto morte.
Il tema principale del romanzo è la divisione tra il bene e il male dell’animo umano. Interessante e suggestiva è l’analisi della motivazione da parte di Jekyll sul suo cambio di aspetto durante la trasfigurazione in Hyde. Quest’ultimo infatti, è “deforme” e dall’aspetto inquietante perché il suo viso rappresenta la sua cattiveria. Anche l’altezza e l’età di Hyde sono uno specchio del suo essere. E’ molto più basso e giovane di Jekyll perché, come spiega, lui rappresenta la parte della sua anima (quella malvagia) che ha alimentato meno durante gli anni.
Un altro aspetto interessante del rapporto tra i due, risiede nei sentimenti che i due provano l’uno per l’altro. Jekyll, incarnazione del bene, ha a cuore Hyde, quasi come un figlio, mentre Hyde egoisticamente pensa solo a se stesso e riconosce in Jekyll solo colui che gli offre riparo.
“Jekyll provava più che l’interesse di un padre; Hyde provava più che l’indifferenza di un figlio”
Inizialmente Jekyll trae piacere dalle azioni malvagie commesse da Hyde e ammette di aver commesso azioni simili anche lui in passato, prima dello sdoppiamento.
Con il passare del tempo Hyde diventa sempre più potente e Jekyll sempre più debole finché Hyde inizia a prevalere e sostituirsi a Jekyll anche senza l’utilizzo della droga.
La presenza dei dialoghi diretti rende la lettura scorrevole. Il narratore cambia nel corso del racconto: in terza persona quando si parla della vicenda di Utterson e in prima persona nelle testimonianze di Lanyon e Jekyll.
Il racconto, notevole per situazioni e trama, soffre della mancanza della figura della donna, che non appare quasi mai o se presente meno di una comparsa debole o maltrattata, rivelando un aspetto tipico del maschilismo ottocentesco.
Per rendere la lettura più immersiva, si può accompagnare con musica classica scelta ad hoc, come ad esempio Lacrimosa di Mozart e Sarabande di Haendel.
L’autore, Robert L. Stevenson, è stato uno scrittore, drammaturgo e poeta scozzese dell’età vittoriana, nato nel 1850, che raggiunge la popolarità con il romanzo “L’isola del tesoro”, per il quale viene considerato uno dei maggiori esponenti del genere d’avventura. Durante la sua vita è stato affetto da una malattia polmonare che peggiorò con il passare degli anni. Morì il 3 dicembre 1894. La morte fu causata da un ictus. La sua passione per l’avventura lo spinge a girare il mondo fino a stabilirsi nelle isole Samoa. E’ un autore estremamente versatile e il nucleo della sua opera è morale.
IMMAGINE: “Lo strano caso del Dr. Jekyll e Mr. Hyde” – Robert L. Stevenson RBA Italia S.r.l. 2021 the classics collection Illustrazione di e. j. Sullivan
Sara Esposito 3^ES