È passato già più di un anno, dalla scoperta del Coronavirus, in Italia, da quando il 30 gennaio 2020 sono stati confermati i primi due casi. È passato un anno, dalla conferenza dell’ ex Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, avvenuta precisamente l’8 marzo del 2020, in cui per la prima volta si annunciava l’inizio del lockdown, e di conseguenza la chiusura delle scuole, dei negozi, dei bar, degli avvenimenti sportivi, e di molte altre strutture ed eventi. D’improvviso tutto il mondo si è fermato, stravolto e incredulo ma allo stesso tempo si è unito, cercando di farsi forza, e questo ci è stato possibile attraverso la tecnologia: infatti tramite i social, abbiamo dato vita ad iniziative simboliche e di incoraggiamento, ci siamo scambiati foto, frasi, disegni, cartelloni con scritto ‘andrà tutto bene’ o ‘andrà tutto stretto’ visto che abbiamo iniziato a condividere anche le foto delle nostre ricette preferite e molti di noi si sono cimentati soprattutto in cucina. Ci siamo dati appuntamenti sui balconi di casa nostra, per supportarci e regalarci un piccolo momento di spensieratezza, attraverso la musica, la quale ci ha accompagnato, ci ha fatto emozionare e ci ha regalato dei piccoli momenti di gioia. Avendo molto tempo libero, le nostre giornate erano caratterizzate dalla visione di film, o serie tv, per i più sportivi anche da allenamenti fatti in casa, magari vedendo alcuni video appositi, ma la cosa più importante, che ci ha permesso la tecnologia, è stato il poter continuare a vivere la scuola, pur non stando in presenza. Sono nati nuovi siti, nuove applicazioni, è nata la didattica a distanza, che anche se con qualche difficoltà iniziale ora abbiamo resa parte di noi, visto che ci accompagna tutt’oggi. Anche nel mondo del lavoro, ciò ha dato la possibilità a molte persone di non interrompere il proprio percorso, ma di continuare grazie allo smart working, e garantire comunque uno stipendio per portare avanti la famiglia in un periodo critico come quello che stiamo ancora vivendo. Tutto ciò che abbiamo vissuto probabilmente non sarebbe stato così senza la tecnologia, senza i social, senza WhatsApp, Instagram, Facebook e molte altre applicazioni che hanno arricchito le nostre giornate, tramite videochiamate, messaggi, audio, video, foto, ma soprattutto tutto ciò ha contribuito alla cosa più importante: a restare vicini anche se lontani.
Irene Carboni 4^ES